Articolo Gatti Curiosità
Il Parto della gatta freccevenerdì 7 novembre 2014      


La gravidanza di una gatta dura dai 57 ai 63 giorni, sovrapponibile al cane, con una media di 60 giorni. Anche se spesso parti intorno al 57-59esimo giorno esitano in parti prematuri, con morte dei gattini. Come succede nel cane, se ipotizziamo che la nostra gattina non sterilizzata sia uscita di soppiatto e si sia accoppiata, ecco che dal 21-25esimo giorno possiamo fare anche a lei un’ecografia per vedere se è rimasta incinta. Prima di questa data non si vede nulla, è troppo presto, ma anche qui vale la legge secondo la quale con un’ecografia non si può stabilire il numero di gattini: la sonda ecografica posizionata in diversi modi potrebbe leggere sempre lo stesso gattino.

Se volete sapere esattamente quanti cuccioli nasceranno, allora bisognerà attendere il 45esimo giorno di gravidanza, quando ossificano le ossa. Però visto e considerato che la maggior parte delle gatto partorienti sono gatte o selvatiche o che comunque vivono all’esterno, tutto quanto detto finora lo si applica raramente sulle gatte. Anche per la mamma gatto vale la teoria di dare dal 45esimo giorno in poi crocchette Kitten, in modo da garantire un corretto apporto energetico, anche in vista della lattazione, con il minor ingombro intestinale possibile. A pochi giorni di distanza dal parto, la gatta diventerà più irrequieta: questo è il segnale per cominciare a prepararle la cesta o la scatola dove partorirà, deve essere abbastanza bassa da permetterle di entrare comodamente, ma abbastanza alta affinché i gattini non scappino.

Cuscini, stracci puliti, traversine: riempitela dei materiali che la gatta sembra preferire. E ovviamente deve essere posizionata in una stanza calda e tranquilla. 24 ore prima del parto, la temperatura scende di un grado, la gatta è affettuosa, vuole essere coccolata di continuo. Alcune continuano a mangiare, altre riducono il cibo ingerito, è molto variabile. Qualche giorno prima del parto, poi, potreste vedere delle perdite biancastre e appiccicose: si è sciolto il tappo mucoso, indice che il parto è imminente. La cervice si dilata, la muscolatura dell’utero comincia a contrarsi, il respiro diventa più frequente, la gatta potrebbe fare le fusa o ansimare a bocca aperta. Si rompono le acque, le contrazioni diventano più frequenti e in breve tempo dovrebbero cominciare ad essere espulsi i gattini.

La gatta potrebbe o stare in piedi come se stesse defecando o sdraiata di lato. Ad ogni gattino che esce deve corrispondere una placenta, mi raccomando, contatele attentamente: se la placenta rimane nell’utero, potrebbe creare infezioni. I gattini si possono presentare o di testa o di posteriore, il parto podalico è frequente e non crea gli stessi problemi della donna. L’unico problema è se il gattino si mette di traverso di schiena o se è molto grosso: in questo caso blocca il canale del parto e la gatta va incontro a distocia. La madre di solito provvede a rompere il sacco amniotico, rompere il cordone ombelicale, leccare il piccolo per farlo respirare e mangiare la placenta.

Se non lo fa lei, dovrete farlo voi (ovviamente non il mangiare la placenta): lacerate con le mani gli invogli fetali, legate il cordone ombelicale (non troppo in basso vicino all’addome altrimenti si rischiano ernie ombelicali) e massaggiare vigorosamente con delicatezza i piccoli, ripulendo bene naso e bocca. La velocità con cui i gattini vengono partoriti è più alta rispetto alla cagna: si va da pochi minuti a massimo un’ora, considerando sempre che i primi nascono più velocemente, gli ultimi rallentano un po’ perché bisogna dare il tempo ai piccoli di scendere lungo il corno uterino. Di solito nel giro di 6 ore il parto è terminato. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Federico  Maman - vedi tutti gli articoli di Federico  Maman



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Ricetta del giorno
Riso e fagioli neri
Lessare per 15 minuti il riso per risotti, scolarlo e metterlo da parte. Sbucciare le cipolle rosse. Affettarle molto sottili e stufarle per 10 minuti ....
Arredamento Attrezzi Benessere Decorazioni Elettricità Fai da te Famiglia Finanza familiare Grandi elettrodomestici Idraulica Materiali Muratura Piccoli elettrodomestici Riciclo Riscaldamento Salute Tempo libero




Articoli correlati

Rifugio per Gatti Cinni - venerdì 29 novembre 2013
Il Rifugio per Gatti Cinni è una struttura la cui principale funzione è accogliere i gatti abbandonati e far sì che essi vengano adottati. Il centro, situato presso Sargiano, poco a sud di Arezzo, è stato fondato nel 2005 dal veterinario Malcolm ........

Il gatto-elicottero - venerdì 18 ottobre 2013
Sempre per la serie degli animali-cyborg, vi presentiamo questa volta il gatto-elicottero! Fortunatamente non si tratta di un giocattolo prodotto in massa, come era invece la povera blatta-cyborg di cui abbiamo parlato in un articolo precedente, ........

Il Ragdoll - mercoledì 22 ottobre 2014
Lui, il Ragdoll, è il gatto più buono del mondo, assolutamente incapace di graffiare o di mordere, lui è un compagno discreto che non da mai problemi. Questo non fa certo del Ragdoll un peluche perchè è capacissimo di rivelare agilità e doti ........

Una casa da gatti, un paradiso per i felini - mercoledì 19 marzo 2014

Una casa da gatti, un vero paradiso per i felini, facile da realizzare, soprattutto per un bravo fai-da-te, uno che con sega, pialla, scalpello e trapano sa come destreggiarsi. Esempi in giro per il mondo non ne mancano e le foto allegate ne ........

I gattili d'Italia - giovedì 14 novembre 2013
A differenza di termini come canile, ovile, covile e porcile, in italiano la parola gattile è recentissima, entrata nel GRADIT (il Grande dizionario italiano dell’uso) soltanto nel 1984, e non si è ancora affermata; molti programmi di correzione ........



Ricetta del giorno
Polpettine di fagioli
Lessare le patate, sbucciarle, schiacciarle con lo schiacciapatate e metterle da parte. Lessare nel frattempo i fagioli, tritare il porro, sgocciolare ....



 articolo Gatti Curiosità
Il Parto della gatta freccevenerdì 7 novembre 2014      

La gravidanza di una gatta dura dai 57 ai 63 giorni, sovrapponibile al cane, con una media di 60 giorni. Anche se spesso parti intorno al 57-59esimo giorno esitano in parti prematuri, con morte dei gattini. Come succede nel cane, se ipotizziamo che la nostra gattina non sterilizzata sia uscita di soppiatto e si sia accoppiata, ecco che dal 21-25esimo giorno possiamo fare anche a lei un’ecografia per vedere se è rimasta incinta. Prima di questa data non si vede nulla, è troppo presto, ma anche qui vale la legge secondo la quale con un’ecografia non si può stabilire il numero di gattini: la sonda ecografica posizionata in diversi modi potrebbe leggere sempre lo stesso gattino.

Se volete sapere esattamente quanti cuccioli nasceranno, allora bisognerà attendere il 45esimo giorno di gravidanza, quando ossificano le ossa. Però visto e considerato che la maggior parte delle gatto partorienti sono gatte o selvatiche o che comunque vivono all’esterno, tutto quanto detto finora lo si applica raramente sulle gatte. Anche per la mamma gatto vale la teoria di dare dal 45esimo giorno in poi crocchette Kitten, in modo da garantire un corretto apporto energetico, anche in vista della lattazione, con il minor ingombro intestinale possibile. A pochi giorni di distanza dal parto, la gatta diventerà più irrequieta: questo è il segnale per cominciare a prepararle la cesta o la scatola dove partorirà, deve essere abbastanza bassa da permetterle di entrare comodamente, ma abbastanza alta affinché i gattini non scappino.

Cuscini, stracci puliti, traversine: riempitela dei materiali che la gatta sembra preferire. E ovviamente deve essere posizionata in una stanza calda e tranquilla. 24 ore prima del parto, la temperatura scende di un grado, la gatta è affettuosa, vuole essere coccolata di continuo. Alcune continuano a mangiare, altre riducono il cibo ingerito, è molto variabile. Qualche giorno prima del parto, poi, potreste vedere delle perdite biancastre e appiccicose: si è sciolto il tappo mucoso, indice che il parto è imminente. La cervice si dilata, la muscolatura dell’utero comincia a contrarsi, il respiro diventa più frequente, la gatta potrebbe fare le fusa o ansimare a bocca aperta. Si rompono le acque, le contrazioni diventano più frequenti e in breve tempo dovrebbero cominciare ad essere espulsi i gattini.

La gatta potrebbe o stare in piedi come se stesse defecando o sdraiata di lato. Ad ogni gattino che esce deve corrispondere una placenta, mi raccomando, contatele attentamente: se la placenta rimane nell’utero, potrebbe creare infezioni. I gattini si possono presentare o di testa o di posteriore, il parto podalico è frequente e non crea gli stessi problemi della donna. L’unico problema è se il gattino si mette di traverso di schiena o se è molto grosso: in questo caso blocca il canale del parto e la gatta va incontro a distocia. La madre di solito provvede a rompere il sacco amniotico, rompere il cordone ombelicale, leccare il piccolo per farlo respirare e mangiare la placenta.

Se non lo fa lei, dovrete farlo voi (ovviamente non il mangiare la placenta): lacerate con le mani gli invogli fetali, legate il cordone ombelicale (non troppo in basso vicino all’addome altrimenti si rischiano ernie ombelicali) e massaggiare vigorosamente con delicatezza i piccoli, ripulendo bene naso e bocca. La velocità con cui i gattini vengono partoriti è più alta rispetto alla cagna: si va da pochi minuti a massimo un’ora, considerando sempre che i primi nascono più velocemente, gli ultimi rallentano un po’ perché bisogna dare il tempo ai piccoli di scendere lungo il corno uterino. Di solito nel giro di 6 ore il parto è terminato. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Federico  Maman - vedi tutti gli articoli di Federico  Maman





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: